Chianti Classico – Tenuta Lilliano
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Annata: 2021 – Formato: 0,75 l – Grado alcolico: 14,5% vol.
Colore rosso rubino, giovane, con unghia ancora rossa e dall’aspetto vivo. Fruttato e floreale, di buona intensità, accompagnato da leggere sfumature speziate, come si addice ai Chianti Classico di annata.
Abbinamenti suggeriti: accompagna alla perfezione qualsiasi piatto a base di carne, bianca o rossa, formaggi stagionati e salumi chiantigiani.
Temperatura di servizio: 16-18°C.
Peso | 1,6 kg |
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Denominazione | Chianti Classico docg |
Prodotto | Vino rosso di struttura affinato in legno |
Regione | Toscana |
Chianti Classico Tenuta Lilliano
Le uve che danno origine al Chianti Classico Tenuta Lilliano derivano integralmente dai vigneti della Tenuta di Lilliano e sono raccolti a mano nel corso della vendemmia.
Chianti Classico prodotto con uve: 90% Sangiovese, 5% Colorino, 5% Merlot
Tecnica di produzione:
La fermentazione alcoolica avviene in vasche di cemento con controllo della temperatura, e al termine della fermentazione malolattica il vino affina in parte in botte grande di rovere francese e in parte in cemento.
Al termine della fermentazione malolattica della durata di 12-14 mesi, il vino viene imbottigliato e sottoposto ad un breve affinamento in bottiglia prima del consumo.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: rosso rubino, giovane, con unghia ancora rossa e dall’aspetto vivo.
Profumo: fruttato e floreale, di buona intensità, accompagnato da leggere sfumature speziate, come si addice ai Chianti Classico di annata.
Sapore: dal gusto morbido e dal tannino vivo e allo stesso tempo dolce; la giusta acidità allunga la persistenza di gusto e rafforza il sapore.
Abbinamenti:
Il vino si presta bene al medio-lungo invecchiamento, e accompagna alla perfezione qualsiasi piatto a base di carne, bianca o rossa, formaggi stagionati e salumi chiantigiani.
La cantina: Tenuta di Lilliano
Tenuta di Lilliano
Le prime notizie della Tenuta di Lilliano risalgono al Medio Evo. Si trattava allora di un complesso fortificato comprendente la Chiesa di Santa Cristina caratteristica per l’unica grande navata.
Leggi di piùIl complesso fu di proprietà del Marchese di Toscana, poi della Badia di Poggibonsi e dell’Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. Allora veniva chiamato Palazzo di Santa Maria Nuova a Ligliano.
La produzione
L’attività di imbottigliamento e commercializzazione dei vini fu iniziata nel 1958 dalla principessa Eleonora Ruspoli Berlingieri, la cui famiglia acquistò la tenuta nel 1920. Giulio e Pietro Ruspoli sono gli attuali proprietari.
La Proprietà
La Tenuta di Lilliano è stata acquistata dal Barone Berlingieri nel 1920.
La prima a comprendere e valorizzare il potenziale enologico della tenuta è stata la principessa Eleonora Ruspoli Berlingieri che ha iniziato ad imbottigliare i vini di Lilliano nel 1958.
Attualmente la proprietà della Tenuta di Lilliano, condivisa dai fratelli Giulio e Pietro Ruspoli, è condotta da Giulio Ruspoli sin dal 1989; il nipote Alessandro la rappresenta nei mercati internazionali.
Le etichette del Lilliano Chianti Classico presentano gli stemmi araldici delle famiglie Ruspoli e Berlingieri.
I Ruspoli sono una nobile antica famiglia italiana presente in Toscana negli anni del Rinascimento ed a Roma dal XVII secolo.
Nel 1708 il Papa Clemente XI concesse il principato di Cerveteri alla famiglia Ruspoli che con un proprio reggimento fu impegnata in difesa dello stato pontificio.
Gli attuali proprietari di Lilliano conservano le loro abitazioni nello storico palazzo Ruspoli al centro di Roma.
I Vigneti
40 ettari vitati in gran parte a Sangiovese ed in misura minore con altri vitigni autoctoni e internazionali.
Nella proprietà spiccano tre vigneti di altissimo livello:
“Le Piagge”, Sangiovese con esposizione a Sud ad un’altezza di circa 300 m s.l.m.
“Casina Sopra Strada”, Sangiovese e Colorino con orientamento Est – Sud-Est a circa 300 m s.l.m.
“Vigna Catena”, Merlot con esposizione Sud – Sud-Ovest a circa 280 m s.l.m.
Giulio Gambelli
Giulio Gambelli guru del Sangiovese, uno dei grandi interpreti delle uve del territorio toscano, negli anni Cinquanta ha affiancato Eleonora Ruspoli Berlingieri nel realizzare ed imbottigliare la prima annata di Chianti Classico Lilliano del 1958.
Oggi è l’agronomo Stefano Porcinai ad occuparsi dei vigneti dell’Azienda e l’enologo pluripremiato Lorenzo Landi che ne cura e seleziona i vini.
La Cantina
Due sono le cantine a Lilliano. Quella d’invecchiamento al di sotto della villa facente parte del complesso storico di Lilliano dove il Chianti Classico Riserva matura in grandi botti di rovere, la Gran Selezione in tonneaux e i super Tuscan in barriques.
La cantina di stoccaggio e lavorazione costruita nel 1978 contiene vasche di cemento vetrificato da 145/195 Hl per una capacità di 6000 Hl e una serie di contenitori in acciaio per circa 2000 Hl.
Il Territorio
Lilliano possiede, nel panorama variegato del Chianti Classico, caratteristiche micro-climatiche intermedie ed equilibrate, con temperature estive relativamente elevate e piovosità sufficiente ma non eccessiva.
Il terreno più diffuso nella tenuta è quello proveniente dall’alberese e dunque ricco in scheletro, calcareo e tendenzialmente argilloso, quindi capace di ritardare e rallentare la maturazione delle uve, preservandone in tal modo l’acidità e la freschezza aromatica.
Il Sangiovese che nasce nella tenuta è il naturale risultato della combinazione di queste peculiari caratteristiche micro-climatiche e geologiche. Le temperature relativamente elevate ed il suolo argilloso conferiscono la potenza e la concentrazione mentre il calcare e, in minor misura, l’argilla determinano la freschezza, sia aromatica, con note di viola e ciliegia fresca, che gustativa, con una acidità rilevante ma ben integrata.
Grazie a questi caratteri il vino si rivela negli anni di grande eleganza e longevità e capace di assumere in bottiglia quella evoluzione riduttiva che diviene mineralità olfattiva.